Frosinone

la Ciociaria

Da non perdere assolutamente: l’anfiteatro romano di Frosinone; il circuito religioso con l’Abbazia di Montecassino, Abbazia di Trisulti e Abbazia di Casamari; le Terme di Fiuggi; Anagni, Città di Bonifacio VIII, il Papa del primo Giubileo, e le altre città fortificate Alatri, Atina, Arpino e Ferentino, completamente cinte da mura poligonali di epoca preromana, indicate nella tradizione popolare come le città dei Ciclopi, fondate dal dio Saturno; il Castello di Fumone ove morì Papa Celestino V; la Ciociaria sotterranea con le Grotte di Pastena (uno dei più importanti complessi speleologici in Italia), le Grotte di Collepardo (affascinanti formazioni calcaree raffiguranti sembianze umane) e il Pozzo d’Antullo (una rarità naturale, una grande voragine carsica, con una profondità di 60 metri); il Parco Nazionale d’Abruzzo; la Riserva nazionale del Lago di Posta Fibreno con la sua biodiversità e l’isola galleggiante; il Lago di San Giovanni Incarico e il Lago di Canterno (entrambi riserve regionali). Per finire i Monti Ernici, Lepini, Ausoni e Aurunci e la Valle dell’Amaseno. Infine, non si può ripartire dalla Ciociaria senza aver visitato i luoghi della giovinezza di S. Tommaso d’Aquino: Roccasecca, Aquino e Monte S. Giovanni Campano.

La Ciociaria è caratterizzata da colline assolate, vigneti, oliveti, fattorie, ricette genuine e tradizionali. L’Itinerario del gusto ha inizio con il Cesanese del Piglio, che ha ottenuto, primo nel Lazio, la denominazione DOCG. A seguire, il Cabernet di Atina DOC, un vino derivato da una varietà di uva francese, impiantata dall’agronomo Pasquale Visocchi nella Valle di Comino per la prima volta in assoluto in Italia. E che dire di pane, formaggi, mozzarella di bufala, olio extravergine d’oliva, tartufi, fagioli Cannellino, peperoni di Pontecorvo (conosciuti anche come peperoni cornetto) e pasta fatta in casa. Sono soltanto alcuni dei più deliziosi, unici e tipici prodotti di questo autentico regno del gusto.